Nella sezione proposte dalla rete le iniziative della settimana.
>> L'art. 29 della Convenzione, scelto quest'anno dai
partecipanti al "tavolo dei diritti" che hanno collaborato
all'organizzazione di questa manifestazione, ci parla di identità,
educazione e valori culturali. Per tale ragione, in tutta la città, nei
luoghi dell'arte, della musica, del gioco, dei libri, cioè nei luoghi
più spesso pensati per gli adulti, sono stati promossi incontri per
consentire alle bambine e ai bambini di trovarsi insieme e sperimentare
anche fuori dalla scuola il diritto all'educazione.Si è voluto, in questo modo, rendere ancora più visibile quel sistema formativo che trasforma i luoghi della città in aule didattiche e che propone spazi e opportunità a misura di bambino.
Le offerte educative e ludiche rivolte alle molte infanzie sono un modo per esprimere l'amicizia verso i cittadini più piccoli. Si vuole riconoscere loro il diritto a essere se stessi, scegliendo forme e modi di socialità e approfondendo interessi che possano promuovere idee.
Perché, come Malala Yousafzai, la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace, ogni bambino e ogni bambina possa dire "Io ho dei diritti. Ho il diritto all’istruzione. Ho il diritto di giocare. Ho il diritto di cantare. Ho il diritto di parlare. Ho il diritto di andare al mercato. Ho il diritto di parlare in pubblico".<<
Dalla Premessa di
Marilena Pillati
Assessore Scuola, Formazione e Politiche del Personale del Comune di Bologna
per il programma completo vi rimando a
http://informa.comune.bologna.it/iperbole/cittaeducativa/articoli/4480/59178/
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