"Nell'ampio ciel le stelle
salutan le lanterne
E lieto io che son piccin
saluto con il mio lumin
Io amo voi mie stelle
nel ciel tutte sorelle
La luce mia risplenderà
ovunque il ciel mi condurrà"
salutan le lanterne
E lieto io che son piccin
saluto con il mio lumin
Io amo voi mie stelle
nel ciel tutte sorelle
La luce mia risplenderà
ovunque il ciel mi condurrà"
Il
tempo di Michele (con la festa di San Michele) ha portato via con sè
gli ultimi tepori estivi... le giornate si fanno subito buie, fredde,
umide, ma mentre il buio avvolge la terra, il seme in Lei riposto inizia
già a risvegliarsi.
Le lanterne di San Martino, come questo seme, percorrono la notte: sono l'immagine di una forza, una luce, un calore che resistono di fronte agli ostacoli, agli affanni, portando la speranza in una nuova rinascita, rappresentata dalla primavera.
Le lanterne di San Martino, come questo seme, percorrono la notte: sono l'immagine di una forza, una luce, un calore che resistono di fronte agli ostacoli, agli affanni, portando la speranza in una nuova rinascita, rappresentata dalla primavera.
La prossima festa da preparare con i bambini è la Festa delle
Lanterne, che cade il giorno di San Martino, l'11 novembre . Nei giorni precedenti
dovrebbe essere nostra cura preparare una lanterna di carta assieme ai
nostri bambini, che verrrà accesa la sera di San Martino, facendo una
passeggiata per le strade buie cantando:
"lanterne, lanterne, sole, luna e stelle,
date luce a noi, date luce a noi,
questa luce nel Mondo vogliamo portar!".
date luce a noi, date luce a noi,
questa luce nel Mondo vogliamo portar!".
Da quella sera, la lanterna verrà accesa ogni sera come rito della
buonanotte, fino all'arrivo del Natale: la lanterna rappresenta il
calore dell'estate che teniamo con noi e che ci riscalda nel freddo
dell'inverno.
La leggenda racconta che un giorno d'autunno, mentre usciva da una
delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, Martino vide un
povero vecchio, mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino sguainò la
spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero.
Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate (per questo si
chiama l'estate di san Martino).
Auguri al mio Martino!
mamma Marghe
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